martedì 20 marzo 2007

VINI PASSITI: IL TRIONFO DEL LAMBRUSCO



Già dal titolo qualcuno si starà chiedendo cosa ci possa mai centrare il Lambrusco con i vini passiti....e invece devo dire che per me è stata la grande sorpresa della serata dedicata appunto ai passiti.
Premetto che è, nelle sue varie tipologie, il vitigno che io amo di più proprio per i vini che sa dare (e non mi riferisco ai pessimi lambruschi senza persoanlità che girano per i supermercati a prezzi ridicoli e che sanno regalarti solo un terribile mal di testa), inoltre che al Lambrusco sono molto legata perchè grazie a lui ho fatto la conoscenza del Fojonco e si sono scatenati tutta una serie di eventi che mi hanno portata fin quì.
Il vino che tanto mi ha folgorato si chiama "Ròst" ed è prodotto da Vinicola Negri. E' un Rosso di Sabbioneta Igt del 2005 ottenuto dalla raccolta tardiva di un'accurata selezione di uve Lambrusco nei tipi Ancellotta, Ruberti e Salamino fatte in seguito appassire fino a Gennaio. La vinificazione prevede 30 giorni di macerazione e un periodo di fermentazione prolungata in acciaio.
Il Ròst è un vino che non ti aspetti, al naso vieni subito catturato dai profumi tipici di queste uve: i frutti di bosco in particolare mirtillo e ribes nero, la ciliegia matura e un sottofondo vinoso. Poi fuoriescono anche lievi note di cacao e di vegetale. In bocca esprime tutto il suo carattere vigoroso e la sua tipicità grazie ai tannini vellutati, al suo corpo persistente e ai frutti di bosco che tornano per deliziare il palato.
Per me è un vino che va bevuto da solo proprio per la sua complessità e originalità anche se io l'ho provato con un cioccolato fondente al 65% e devo dire che come abbinamento non è per niente male.

4 commenti:

Andrea qualcosa... ha detto...

Ti invidio, stai degustando con un ritmo incredibile... Ma come fai a trovare tutte queste degustazioni??!!
Bella la scheda tecnica, ma ricorda la mission del buon Piccoli, nostro vate: "Il vino senza paura...".
Invece dei tannini vellutati non potevi mettere uno dei fantastici profumi che solo tu riesci a trovare (tipo scaglia di sapone di marsiglia aromatizzato al rosmarino oppure la solita ascella di capidoglio)???
La prossima volta invita!!!
continua così
ciao

Anonimo ha detto...

Vivissimi complimenti per questa nota di degustazione che conferma quanto ti dissi durante il Corso breve ONAV: hai doti non comuni di riconoscimento e apprezzamento qualitativo per una degustazione di valore! Suggerimento, visto il tuo curriculum: approfondire gli aspetti sociali della degustazione o anche "degustazione come rito sociale"....Salutone.

Anonimo ha detto...

Bello questo blog, interessanti i tuoi assaggi. Credo che ti linkerò.

SoWine ha detto...
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